1. Ingoiare la preda intera :
I barbagianni sono rapaci notturni che cacciano piccoli mammiferi, come arvicole, topi e toporagni. Quando catturano la preda, la ingoiano intera, facendo attenzione a non forarla con gli artigli o con il becco perché ciò potrebbe danneggiare la pelliccia.
2. Formazione del Pellet :
All'interno del tratto digestivo del gufo, la preda viene decomposta dai succhi gastrici e da forti contrazioni muscolari. Diversi strati del corpo della preda si decompongono a velocità variabili, con piume, pelliccia e ossa particolarmente dure e indigeribili. Questi resti non digeriti si accumulano e si comprimono in una massa compatta chiamata pellet.
3. Rigurgito :
Una volta che il pellet raggiunge una certa dimensione e consistenza, il gufo lo rigurgita. A differenza del vomito, che è un processo involontario, il rigurgito negli uccelli avviene volontariamente. Il gufo fa uscire il pellet dallo stomaco e dalla bocca, rilasciandolo come una massa solida e compattata.
4. Espulsione :
Il pellet viene espulso a una certa distanza dall'area in cui si appollaia o nidifica il gufo. Questo comportamento aiuta a mantenere pulito l'ambiente circostante e consente ai ricercatori e agli appassionati di birdwatching di trovare e studiare facilmente questi pellet, che forniscono informazioni sulla dieta del gufo.
5. Frequenza di produzione del pellet :
La frequenza di produzione del pellet varia tra i singoli barbagianni e dipende da fattori come l'abbondanza di prede, il tasso metabolico e il fabbisogno energetico. Generalmente, possono produrre un pellet una volta ogni pochi giorni o più volte alla settimana.
6. Significato :
Lo studio dei pellet di Barbagianni è diventata una tecnica preziosa nella ricerca ecologica. Analizzando i resti non digeriti nei pellet, gli scienziati possono identificare le specie di prede del gufo, comprendere le abitudini alimentari, valutare le tendenze della popolazione e monitorare i cambiamenti dell'ecosistema nel tempo. Inoltre, la dissezione dei pellet di gufo è uno strumento educativo comune, che fornisce approfondimenti sulle dinamiche della catena alimentare e sull’importanza dei predatori nel mantenimento dell’equilibrio dell’ecosistema.