Nel poema, "Eaglehawk", il poeta dipinge un ritratto piuttosto negativo e cupo della città. Il poeta descrive Eaglehawk come un luogo che incarna un senso di oscurità e isolamento. Attraverso dichiarazioni metaforiche come "Eaglehawk era il cane nero sotto la casa/a cui eri troppo spaventato per pensare", c'è una presenza minacciosa in agguato nelle vicinanze.
Inoltre, la città è percepita come una figura opprimente per l'individualità del relatore, soffocando i loro desideri e causando sentimenti di autocontrollo e sottomissione. Questo è simboleggiato dalla linea che descrive la loro infanzia lì, "La città che mette/il gancio attraverso il naso/quando eri un bambino ... e ti ha trascinato lungo il suo cammino".