1. Terapia di supporto:
- Fornire cure mediche critiche per preservare la salute generale del paziente, compreso il mantenimento delle funzioni vitali, il trattamento delle ustioni e la gestione delle ferite.
2. Decontaminazione:
- Prevenire ulteriore esposizione alle radiazioni rimuovendo il materiale radioattivo dalla pelle, dai capelli e dagli indumenti degli individui contaminati.
3. Trasfusioni di sangue:
- Le trasfusioni possono essere necessarie se l'esposizione alle radiazioni ha gravemente compromesso la produzione del midollo osseo e delle cellule del sangue.
4. Terapia chelante:
- Alcuni farmaci, come gli agenti chelanti, possono legarsi e rimuovere elementi radioattivi come il plutonio o l'uranio dal corpo.
5. Trapianto di cellule staminali:
- Nei casi più gravi, potrebbero essere necessari trapianti di cellule staminali per ripristinare la funzione del midollo osseo danneggiata dall’esposizione alle radiazioni.
6. Somministrazione di immunoglobuline:
- È possibile somministrare immunoglobuline per via endovenosa (IVIg) per potenziare la risposta del sistema immunitario alle lesioni da radiazioni.
7. Antibiotici:
- Gli antibiotici possono essere utilizzati per prevenire o trattare le infezioni che possono verificarsi a causa della soppressione del sistema immunitario indotta dalle radiazioni.
8. Citochine:
- Alcune citochine, come il fattore stimolante le colonie di granulociti (G-CSF), possono essere somministrate per stimolare la produzione di globuli bianchi.
9. Farmaci antinfiammatori:
- Farmaci per gestire l'infiammazione causata dall'esposizione alle radiazioni.
10. Supporto psicologico:
- L'esposizione alle radiazioni può causare un notevole disagio emotivo e la consulenza o la terapia psicologica possono essere utili.
È importante notare che l'efficacia dei trattamenti per l'avvelenamento da radiazioni può variare e i risultati possono dipendere dall'entità dell'esposizione alle radiazioni e da fattori individuali come la salute generale e la risposta immunitaria della persona colpita.