Sostanze chimiche e inquinanti:lo scarico di sostanze chimiche tossiche, effluenti industriali, pesticidi, metalli pesanti e altre sostanze pericolose nei corpi idrici può avere effetti negativi sui pesci e sulla vita acquatica. Questi inquinanti possono causare mortalità, anomalie dello sviluppo, problemi riproduttivi e cambiamenti nel comportamento dei pesci.
Bassi livelli di ossigeno (ipossia):livelli insufficienti di ossigeno disciolto (DO) nell'acqua possono portare all'asfissia e alla mortalità dei pesci. L’ipossia può verificarsi a causa di processi naturali come la proliferazione di alghe o l’eutrofizzazione, nonché di fattori indotti dall’uomo come l’eccessivo deflusso di nutrienti e lo scarico di acque reflue.
pH estremi:i pesci hanno requisiti di pH specifici per una sopravvivenza e una riproduzione ottimali. Deviazioni da questi livelli di pH ideali, sia in condizioni eccessivamente acide che alcaline, possono causare stress, ridurre la crescita dei pesci, compromettere la riproduzione e aumentare la suscettibilità alle malattie.
Temperature elevate:l’aumento della temperatura dell’acqua può avere effetti dannosi sulla salute dei pesci. Le temperature elevate possono stressare i pesci, interromperne il metabolismo, ridurre la solubilità dell’ossigeno e aumentare la loro suscettibilità a malattie e parassiti.
Sostanze tossiche derivanti dalle fioriture algali:le fioriture algali nocive (HAB) possono produrre potenti tossine che possono accumularsi nei tessuti dei pesci. Il consumo di pesce contaminato da queste tossine può comportare rischi per la salute umana, provocando malattie come l’avvelenamento da molluschi paralitici (PSP), l’avvelenamento da molluschi amnesici (ASP) o l’avvelenamento da pesce ciguatera.
Metalli pesanti:metalli come mercurio, piombo, cadmio e rame, se presenti in alte concentrazioni, possono essere altamente tossici per i pesci e gli ecosistemi acquatici. I pesci possono accumulare questi metalli nei loro tessuti, causando effetti cronici sulla salute, riduzione della crescita e compromissione della riproduzione.
Solidi sospesi e torbidità:livelli elevati di solidi sospesi e torbidità possono avere un impatto negativo sui pesci riducendo la visibilità, limitando la loro capacità di trovare cibo e causando stress. La torbidità può anche ostruire le branchie dei pesci, influenzando la respirazione e la salute generale.
Fertilizzanti e pesticidi:i deflussi agricoli contenenti fertilizzanti e pesticidi possono avere effetti negativi sui pesci e sugli organismi acquatici. I nutrienti in eccesso possono portare all’eutrofizzazione e all’ipossia, mentre i pesticidi possono causare direttamente la mortalità dei pesci o interromperne la riproduzione e il comportamento.
Comprendere e gestire l’ittiotossicità è fondamentale per mantenere ecosistemi acquatici sani e garantire la vitalità delle popolazioni ittiche. Il monitoraggio regolare dei parametri di qualità dell’acqua e le normative sugli scarichi inquinanti sono essenziali per mitigare gli impatti dannosi delle attività umane e preservare il delicato equilibrio degli ambienti acquatici.