Gli antibiotici dovrebbero essere somministrati agli animali e spruzzati su frutta e verdura?

L’uso routinario degli antibiotici nell’allevamento animale solleva preoccupazioni circa lo sviluppo di resistenza agli antibiotici nei batteri che possono potenzialmente diffondersi all’uomo.

Sebbene gli antibiotici siano essenziali per il trattamento delle infezioni, il loro uso eccessivo e improprio può portare alla comparsa di batteri resistenti agli antibiotici, che possono rendere le infezioni comuni più difficili da trattare. Se utilizzati nell’allevamento animale, gli antibiotici possono entrare nell’ambiente attraverso i rifiuti animali, esponendo potenzialmente i batteri presenti nell’ambiente a questi farmaci e contribuendo allo sviluppo di resistenza.

La resistenza agli antibiotici è un processo naturale, ma le attività umane, come l’uso diffuso di antibiotici nell’allevamento animale, hanno accelerato lo sviluppo e la diffusione di batteri resistenti agli antibiotici. Riducendo l’uso non necessario di antibiotici negli animali e implementando solide pratiche di gestione degli antibiotici, possiamo contribuire a rallentare l’emergere della resistenza agli antibiotici e preservare l’efficacia di questi farmaci essenziali.

L’uso di antibiotici sulle piante, ad esempio spruzzandoli su frutta e verdura, generalmente non è necessario e può anche contribuire alla resistenza agli antibiotici. Invece, per garantire la sicurezza alimentare, si dovrebbe dare la priorità alle buone pratiche agricole, ai servizi igienico-sanitari adeguati e ai metodi di manipolazione post-raccolta.