Quando l'aceto entra in contatto con l'uovo fecondato, provoca la rottura degli strati esterni dell'uovo. Ciò può impedire all’embrione di svilupparsi in un organismo vitale, poiché il guscio protettivo è compromesso e l’embrione potrebbe non essere in grado di sopravvivere al di fuori del suo ambiente protetto.
In alcuni casi, l’aceto può anche causare la deformazione o il danneggiamento dell’embrione, compromettendone la vitalità. L'entità del danno causato dall'aceto dipende dalla concentrazione dell'aceto, dalla durata dell'esposizione e dallo stadio di sviluppo dell'embrione.
A causa dei suoi potenziali effetti dannosi, l’aceto è generalmente sconsigliato per la manipolazione degli ovuli fecondati o per la conservazione degli embrioni, soprattutto in applicazioni biologiche delicate o dove la sopravvivenza e l’integrità dell’embrione sono cruciali.